Fra i più fastosi e antichi edifici di Roma, nel corso del XVIII secolo palazzo Colonna fu oggetto di radicali ristrutturazioni avviate dal contestabile Fabrizio IV e da suo fratello minore, il cardinale Girolamo II, cui si deve anche l’importante incremento delle antiche raccolte artistiche della famiglia. Poco indagata sino a questo momento, la storia del casato durante il secolo dei Lumi viene ora delineata alla luce degli importanti avvenimenti politici di quegli anni, che concorsero a ridisegnare l’assetto delle corti europee. Vicissitudini internazionali che coinvolsero direttamente il papato e l’Eccelletissima Casa Colonna, e che si ripercossero inevitabilmente nei due maggiori interventi architettonici del palazzo, aggiornandone l’immagine quale vera a propria residenza “di stato”. A realizzare le nuove costruzioni furono chiamati i maggiori architetti dell’epoca, da Nicola Michetti a Nicola Salvi e Paolo Posi, e i più importanti artisti della corte pontificia, che conferirono all’edificio facies talvolta contrastanti, ma in linea con i rapidi cambiamenti culturali di quegli anni. Interventi puntualmente ricostruiti grazie anche a un ingente corpus documentario, reperito negli archivi Colonna di Subiaco e della Biblioteca Apostolica Vaticana, qui investigati per la prima volta. Gli ammodernamenti inclusero altresì un nuovo progetto per l’antico giardino alle pendici del Quirinale, insieme al riutilizzo delle rovine del grande tempio che qui sorgeva in età antica. Intenzione disattesa in massima parte a causa della prematura scomparsa del cardinale Girolamo II, la cui dipartita segnò emblematicamente l’imminente tramonto del primato della Chiesa di Roma.
Cod: 9788865574799
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