Questo romanzo narra la storia di William Tyndale il Traduttore, l’uomo che scrisse il libro più letto nella storia dell’Occidente: la Bibbia in lingua inglese. È una storia popolata da sicari, vescovi oltranzisti, avidi mercanti, subdoli traditori, alchimisti e re, e ambientata in una delle epoche più turbolente, complesse e avvincenti che il Vecchio Mondo abbia conosciuto: la prima metà del Cinquecento. Narra di un genio che osò scrivere la Bibbia come se fosse la prima volta, nella lingua del popolo e non dei potenti, e che, così facendo, inventò l’inglese moderno, la lingua di Shakespeare. Dalla sua penna sono scaturiti neologismi ancora attuali e frasi piene di ritmo che Tyndale afferrava «a orecchio» dalla gente comune, dal modo di esprimersi di quei commercianti, tessitori, marinai, tosatori e venditori di stoffe che aveva conosciuto da ragazzo, nel Gloucestershire, terra di confine affacciata sul mare. È, infine, il racconto di un viaggio, avventuroso e insidioso come quello dei primi esploratori, che porta da una lingua misteriosa, l’ebraico del Vecchio Testamento, a una lingua non ancora nata. Un viaggio in cui, per un libero pensatore alle prese con i demoni della propria creatività, per un rivoluzionario braccato da potenti nemici, il prezzo da pagare è sempre molto alto.
Cod: 9791255021162
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.