Buzzati, Pavese, Ginzburg, Morante, Lucentini, De Ce?spedes, Parise, Cassola sono gli scrittori protagonisti di questo libro. Autori entrati nel canone della letteratura italiana, chiamati – accidentalmente o per scelta dell’editore – a inaugurare (e in un caso a modificare drasticamente) alcune importanti collane editoriali. Ma come sono nati questi romanzi? Quali percorsi hanno intrapreso i dattiloscritti dal momento in cui l’autore si è recato all’ufficio postale per spedirli, all’uscita in libreria? E ancora, che accoglienza ricevettero dai recensori? Attraverso le lettere, i diari, gli articoli di giornale, e qualche aneddoto riportato da chi quei protagonisti ha conosciuto, Numeri uno racconta le fonti di ispirazione, il processo di scrittura, le trattative fra editore e autore, ma anche il lavoro di editing, i tagli e i ripensamenti; passando così dal tavolo del narratore a quello dell’editore e del critico. A ricevere i dattiloscritti, e a leggere poi i romanzi una volta pubblicati, furono personaggi che rispondono ai nomi di Calvino, Gallo, Sereni, Vittorini, Longanesi, Mondadori, Garzanti, Comisso e, fra i recensori, Montale, Cecchi, Debenedetti. Numeri uno non solo narra la storia dei percorsi editoriali di alcuni importanti romanzi italiani ma restituisce un affresco generale di un certo modo di fare editoria – e critica letteraria – negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento. Prefazione di Hans Tuzzi
Cod: 9788833891965
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