Yukio Mishima, per tutto il corso della sua breve vita, ha fortemente voluto che la propria opera venisse declinata alla luce dell’azione, del gesto muscolare, addirittura della postura, teso verso una bellezza assoluta, inimmaginabile. Era ossessionato dalla purezza, dalla cura del corpo, dal rapporto tra erotismo e morte, dal culto del «sole della morte», dalla ricerca di un’ascesi possibile nel secolo che aveva abiurato all’assoluto. Dall’odio per la democrazia e per il materialismo. Volle indossare i panni di un antico samurai e di un San Sebastiano. Il valore intrinseco della lettera non poteva bastargli, era semmai la parte certo non secondaria di un insieme convulso, tempestoso, nevrotico. Dopo la clamorosa messa in scena del suicidio rituale, Mishima divenne di colpo tutt’altro che un esile mito. Quell’evento indusse molti alla lettura o alla rilettura dei romanzi e il fascino dell’autore si allargò a dismisura e in più direzioni. In questo libro vengono raccolte, come un manuale per moderni bushi, le frasi tratte da dichiarazioni, romanzi, libri di Yukio Mishima, per creare una sorta di Hagakure in grado di ispirare e far riflettere il lettore. Un vero e proprio aforismario, pubblicato per la prima volta in assoluto, dedicato all’ultimo samurai del Giappone, all’ultimo martire della bellezza, nell’anno del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.
Cod: 9788885772229
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