Il “Liber” di Angela da Foligno è un testo che ha suscitato, nell’ultimo ventennio, un crescente interesse da parte degli studiosi di letteratura, storia e filosofia medievale a causa dei suoi molteplici livelli di composizione e degli interrogativi che ancora ne accompagnano la lettura. Questo studio analizza le strutture retoriche del Liber, e in particolare quelle atte ad esemplificare sotto forma di metafora i cinque modi sensoriali di contatto tra anima mistica e Dio. La dottrina dei sensi spirituali nasce, si trasforma ed evolve nella tradizione filosofico-teologica a partire dal III secolo d.C. e la letteratura mistica latina dell’amore, particolarmente fiorente nel XII secolo, la arricchisce di forme retoriche e linguistiche. L’autoagiografia spirituale femminile italiana ed europea del basso Medioevo (XIII-XIV sec.) eredita teoria e pratica dei sensi dimostrando, nella frequenza d’uso, non solo l’appartenenza al genere “mistico” ma anche, nella rifonnulazione metaforica, la sapienza inventiva, di creazione, figurativamente efficace ed espressiva propria del linguaggio degli autori e delle autrici. L'”Ineffabilis experientia” di Angela da Foligno, Margherita da Cortona e Umiliana dei Cerchi è raccontata con un linguaggio che è tanto quotidiano quanto simbolicamente allusivo: in questo i testi agiografici recuperano a pieno titolo i caratteri dell’opera letteraria.
Cod: 9788815146427
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