La recente riedizione di “eccetera. E”, uscito in prima battuta nel 1972, e il recentissimo – e tuttora inedito – “Divieto di sosta” confermano la posizione di rilievo che l’opera poetica di Luigi Ballerini occupa nel quadro della poesia italiana tra secondo Novecento e nuovo millennio. Lucido esempio di fedeltà alle ragioni linguistiche della poesia di ricerca, e dunque erede consapevole di quella fertile stagione che si conviene chiamare «sperimentale» o «neoavanguardistica», Ballerini affronta con ironia e furore il problema di un’appropriazione non indebita e non incauta di quella discendenza, declinando al contempo, e secondo articolazioni neoepiche, le esigenze di una sconcertante contemporaneità. In questa monografia critica, all’indagine accurata delle ascendenze e delle fonti (da Ezra Pound a Wallace Stevens, da Guido Cavalcanti a Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, fino alle gag dei comici dell’avanspettacolo) si affiancano analisi accurate delle alchimie lessicali e sintattiche attraverso le quali Ballerini conduce un’emozionante lotta per la riabilitazione dell’espressione poetica e del suo potere comunicativo. Contributi di: Cecilia Bello Minciacchi, Beppe Cavatorta, Stefano Colangelo, Giulio Ferroni, Vincenzo Frungillo, Francesco Muzzioli, Giorgio Patrizi, Tommaso Pomilio, Gianluca Rizzo, Federica Santini, Charles H. Traub.
Cod: 9788829710720
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