L’araldica (benché nell’opinione comune sia legata a problemi genealogico-nobiliari) è a pieno titolo una delle fonti della storia. A partire dal medioevo l’uso di insegne araldiche si estese dal mondo feudale a nuovi soggetti “impersonali”, città, borghi, corporazioni, ospedali, fazioni, magistrature, compagnie etc., contribuendo a creare forme di autorappresentazione simbolica della società e del territorio, identità, appartenenze politiche e rituali collettivi. Il volume tenta di fornire una chiave metodologica e alcuni modelli della comprensione del fenomeno dell’araldica pubblica nel suo sviluppo, sgombrando il campo da molti luoghi comuni che affliggono gli studi sull’argomento. La Toscana, conservando nel settore una delle documentazioni visive e archivistiche più vaste d’Europa, offre uno straordinario campo d’indagine sulla storia di questo genere di segni, che da otto secoli caratterizza il paesaggio e la cultura del continente.
Cod: 9788871669496
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