Non è facile un giudizio equo sulla personalità e l’opera complessiva di Pericle. I giudizi antichi e moderni sono contraddittori. Tucidide contemporaneo rende omaggio al suo animo e al suo ingegno, Aristotele non lo annovera tra i maggiori politici ateniesi, Beloch non vede in lui che un esperto parlamentare, Glotz rileva giustamente che fu l’anima di Atene in un momento in cui Atene era l’anima della Grecia. Certo, egli possedeva in larga misura versatilità di ingegno, molteplicità d’interessi culturali, vivo senso d’arte. Nella sua probità e nel disinteresse di amministratore, nella cura appassionata che dedicò alle pubbliche faccende, nella sua piena dedizione a quel che credette il bene dello Stato, nella correttezza e dignità della vita, fu superiore alla maggior parte dei politici greci. […] egli dominava il popolo soprattutto col mezzo della sua singolare e affascinante eloquenza, per cui i contemporanei dicevano che coi suoi discorsi «fulminava, tuonava, sconvolgeva la Grecia», ma anche che «lasciava il pungiglione negli ascoltatori».
Cod: 9788893465052
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