Sono circa 820 milioni le persone nel mondo che soffrono la fame, cifra purtroppo in costante seppur lieve aumento dal 2016, secondo l’ultimo rapporto sulla sicurezza alimentare della FAO. Al contrario, l’indice di sviluppo umano (ISU, in inglese HDI), che ha raggiunto livelli sempre più elevati nei paesi industrializzati, sta precipitando, specialmente in Africa e nel Sud-Est asiatico. Inoltre, nei paesi in assoluto più poveri un bambino che nasce oggi ha un’aspettativa di vita inferiore ai cinquant’anni. La geografia dello sviluppo umano riproduce così, in tutto e per tutto, lo schema ormai classico della separazione Nord-Sud, che si conferma un modello ancora valido per comprendere e analizzare le attuali dinamiche economiche, socio-politiche e demografiche del pianeta all’interno di processi di lungo periodo. Questo paradigma, reso in apparenza obsoleto dalla globalizzazione economica e dallo sviluppo di alcuni grandi paesi del Sud del mondo, resta dunque un’efficace chiave di lettura della realtà, di cui soltanto le lenti d’ingrandimento del metodo storico e di una ricostruzione di ampio respiro possono restituire appieno e in modo comprensibile la complessità e la problematicità.
Cod: 9788857557175
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