Quella del samurai è una figura largamente idealizzata non solo nel mondo orientale ma forse, e ancora di più, in quello occidentale, complice una certa filmografia (basti pensare a Kurosawa), letteratura (Mishima) e, più di recente, un incalcolabile numero di fumetti e manga. Ma chi erano realmente i samurai? Si trattava davvero di nobili le cui azioni erano unicamente spinte dal senso dell’onore e della lealtà nei confronti dello shogun o dell’imperatore? Guerrieri coraggiosi, dediti e onesti o piuttosto signorotti locali che si armavano per contrastare i banditi in un periodo di quasi anarchia, senza rinunciare, nel corso del tempo, a diventare pirati, briganti, corruttori o monaci? Questo libro, corredato da circa 60 pagine tra cronologie, cartografie e apparati, mantenendo costante il gusto per l’aneddoto e la narrazione, desidera sì decostruire un mito, recuperando però, allo stesso tempo, la ricostruzione di una verità storica. La spiritualità dei samurai, la diversità dei loro percorsi, il rapporto con le arti e persino la loro sessualità sono tutti aspetti poco conosciuti che Julien Peltier esplora in un viaggio attraverso i secoli, in particolare dando voce agli altri gruppi sociali per mettere in discussione la percezione di questa élite combattente, che ha imposto la propria supremazia con la forza prima di cercare di giustificarla ponendosi come modello.
Cod: 9788809925816
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