Il Monte del Tempio è il luogo con la più alta concentrazione di spiritualità del pianeta, ove sembrano convergere i tre monoteismi. Al contempo, è lo spazio fisico dove i conflitti religiosi, da carsici e occulti, diventano manifesti, tra polemiche e violenze feroci. Recentemente l’UNESCO ha dichiarato – come se un’interpretazione istituzionale potesse capovolgere la Storia – l’identità esclusivamente islamica del Muro Occidentale e della Spianata del Tempio, suscitando lo sgomento degli ebrei (ma anche di non pochi cristiani), che accusano gli Stati firmatari di negazionismo e antisemitismo. È sufficiente scorrere i Vangeli e la storia dell’arte, con le molte opere che raffigurano Gesù nel Tempio o la distruzione del Santuario, per sentirsi obbligati a documentarsi e a riflettere. E che dire, ancora, del Nabucco di Verdi, che inizia proprio all’interno del Tempio? Gli studiosi israeliani Reiter e Dimant esplorano scrupolosamente le fonti islamiche antiche e tradizionali, mettendole a confronto con quelle contemporanee, rendendo conto non solo della Storia, ma anche del secolare rapporto tra ebraismo e Islam, traendo conclusioni di vitale importanza per il presente e per la costruzione del futuro. Postfazione di Antonia Arslan e Vittorio Robiati Bendaud.
Cod: 9788862508711
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