Con ogni probabilità, Jeffrey Steingarten è il più grande food writer contemporaneo. Fin da quando ha cominciato a collaborare con «Vogue» nel 1989 ha impresso alla scrittura dedicata al cibo una forza tutta nuova. La forza del racconto, che il Nostro ha stile e humor da vendere. La forza dello studio: per ogni argomento che affronta, Steingarten si applica come il più ossessivo dei secchioni, divorando tutto quel che esiste sulla questione. La forza della pratica: non c’è informazione ricevuta che lui non provi in prima persona, per separare la verità dalle bufale. La forza della ragione: come vedrete, questo libro è pieno di miti sfatati. La forza, infine, del piacere: perché il cibo è, innanzitutto, felicità. In queste pagine troverete un giornalismo gastronomico raro: Steingarten dedica a ogni pezzo mesi di lavoro, affrontando un tema alimentare con il rigore di un’inchiesta. Indaga la presunta relazione tra consumo di sale e pressione alta come se fosse il Watergate, confrontando fonti, interpellando scienziati e medici, testando in prima persona. Per capire come funziona il corpo umano, consuma il minimo di nutrienti necessario; per trovare la formula della patatina perfetta si procura mezzo quintale di tuberi e quattro friggitrici e si “mette all’opera” rischiando che la sua adorata moglie Caron Smith, orientalista di fama, chieda il divorzio. Si prende la briga di inventarsi una nuova catalogazione della frutta in base alle modalità di maturazione e dimostra che bere vino diminuisce la probabilità di avere un infarto. E poi viaggia, viaggia, viaggia alla ricerca dei sapori migliori: va a Kobe per assaggiare la carne, a Tunisi per imparare a fare il couscous, a Parigi per veder nascere la “bistromania”, viene nelle Langhe per apprendere i segreti dei tagliolini e sull’Etna a raccoglier la neve per capire come è nato il sorbetto millenni fa.
Cod: 9788859231745
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