Che ne è degli intellettuali? Che ruolo hanno nello spazio pubblico e come si può immaginare un ritorno sulla scena di figure indipendenti, svincolate dalla società dell’intrattenimento? Senza una ripresa di centralità della elaborazione delle idee, difficile poter credere in nuove prospettive di crescita materiale e morale. In questo numero: Mario Ricciardi, Tradimento e impegno. La vocazione intellettuale e la politica; Pietro Rossi, Max Weber e l; ambivalenza del Beruf; Mariuccia Salvati, Il modello dell; intellettuale negli anni del fascismo; Paolo Pombeni, Gli intellettuali e il partito; Roberto Balzani, La provincia senza intellettuali; Raffaele Alberto Ventura, Le avventure del proletariato intellettuale; Lorenzo Tomasin, Intellettuali, letterati, “operaj della intelligenza” Luca Barra e Nicola Pedrazzi, Intellettuali d; oggi; Juan Carlos De Martin, Che ne è stato degli intellettuali?; Claudio Giunta, La chiamata. Come non sono diventato opinionista; Anna Momigliano, La funzione delle riviste culturali; Raffaella Baritono, L; anti-intellettualismo nella democrazia americana; Francesco Saraceno, L; economista onnipresente e irrilevante; Claudio Luzzati, Il giurista come intellettuale; Alessandro Cavalli, La sociologia nello spazio pubblico; Giovanni Francesco Borgognone, “It did happen here?”. La disperazione degli intellettuali americani; Intervista a Matteo Codignola; Profilo di Giorgio Galli; Lea Ypi, Diventare grandi nell; era della fine della storia; Gianluca Grimalda, Se gli accordi climatici falliscono; Francesco Remotti, Informazione scientifica e comunicazione sociale.
Cod: 9788815380524
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