Il trauma provocato in tutto il mondo dai massacri del 7 ottobre 2023 ha segnato un nuovo spartiacque nel già complesso conflitto tra Israele, Palestina e Gaza. I bombardamenti su Gaza che ne sono seguiti, e gli scontri sul terreno, hanno marcato un cambio di passo di una guerra che all’orizzonte non vede possibili pacifiche soluzioni. Gilles Kepel, tra i più importanti studiosi occidentali del mondo arabo, prende spunto proprio dal raid del 7 ottobre per dimostrare come questo sia l’ultimo atto di un conflitto con radici antichissime. Sottolinea la trasformazione all’interno delle società arabe – a partire dalla guerra dello Yom Kippur negli anni settanta – delle rivendicazioni territoriali in “discorso” religioso; ricostruisce la storia politica e militare di Hamas (e del suo leader Yahya Sinwar), che oggi appare come la punta di diamante di un “asse della resistenza” contro Israele, guidato da Teheran, e che riunisce la Siria, gli Hezbollah libanesi e gli Houthi dello Yemen; fotografa la terribile spirale di violenza, fanatismo e miopia politica i cui meccanismi affondano nella storia di questa terra. In questo quadro Kepel non risparmia di attribuire le responsabilità al governo israeliano e alla sua leadership, individuando nella politica del primo ministro Netanyahu, che dipende in gran parte dalle ali religiose più estreme, una strategia fallimentare che ha diviso in profondità la società israeliana. Con “Olocausti” Gilles Kepel attinge a lunghi anni di studi e analisi che gli permettono di abbracciare l’intero complesso quadro geopolitico mediorientale con autorevolezza e ci restituisce una lettura storica equilibrata in grado di farci comprendere le ragioni profonde di questo conflitto antichissimo.
Cod: 9788807174513
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