Da Di Maio e Salvini, da Trump alla Brexit, lo stile di comunicazione politica dove chi grida di più ha ragione, dove chi è più sicuro trionfa e dove la battuta conta più dell’approfondimento è diventato quello comune. È lo schema politica-social media ed è in cortocircuito. In campo ci sono “loro”, i populisti che impongono i temi perlopiù marginali di cui parlare. Nel mezzo TV e giornali capaci di amplificare il rumore e generare ulteriore disordine informativo. All’ultimo posto i cittadini, ovvero i “noi”, che reagiscono scandalizzati a ogni provocazione schierandosi e commentando un provvedimento del Ministro del Lavoro come se fosse un outfit di Chiara Ferragni. Quando e come si è creato questo stile di comunicazione? Chi sono gli attori e perché è importante fermarlo? In questo pamphlet dal taglio narrativo, Gabriele Ferraresi racconta casi significativi degli ultimi mesi e insieme all’analisi di sociologi, linguisti e filosofi cerca di capire i meccanismi di questa strategia di amplificazione del segnale basata sull’indignazione dei “buoni”, che si galvanizzano a colpi di condivisioni su Facebook, retweet e commenti su Instagram. Un meccanismo consolatorio ma inutile: serve forse a contarsi, a sentirsi meno soli, ma andrebbe fatto con cautela. Perché è esattamente il carburante di cui hanno bisogno “loro”. Glielo stiamo regalando e sarebbe il caso di smettere.
Cod: 9788867059683
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