Le scienze cognitive e le neuroscienze inaugurano un settore di ricerca nelle scienze delle religioni? Che tipo di comprensione hanno e possono avere del fenomeno religioso? Quali sono le affinità e differenze nel metodo – sperimentale – e nei risultati – empirici – rispetto alle scienze umane? Evitando contrapposizioni e assumendo la prospettiva dei cognitivisti per fare chiarezza sul loro metodo nello studio del “sacro” – più di quanto loro stessi abbiano compiuto finora – l’autore, in prospettiva fenomenologica, cerca di descrivere e confrontare le diverse modalità di ricerca, senza stabilire un ordine gerarchico tra gli esiti ma limitandosi a osservare elementi comuni e categorie ricorrenti. Quando non cade in una deriva del tutto naturalistica, incapace di dar conto della trascendenza, anche lo studio della mente può servire a comprendere il manifestarsi del sacro nell’uomo, e svela inaspettate assonanze con quell'”apriori” religioso – vissuto ed esperito – di Rudolf Otto, cui l’intero arco della storia e delle scienze della religione novecentesca più o meno velatamente rinvia. Assonanze che invitano ancora a riflettere – e in più modi – sull’esperienza religiosa.
Cod: 9788837233198
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