Questo testo, scritto dall’iraniano Seyyed Hossein Nasr – il più importante dottrinario islamico sciita del nostro tempo – contiene un’analisi profonda sul senso della sacralità del conoscere. In Oriente, la conoscenza è stata associata al sacro e alla perfezione spirituale. Conoscere significava essere trasformati dal processo stesso di apprendimento, come anche la tradizione occidentale ha affermato per secoli, prima di venire eclissata dalla secolarizzazione e dall’umanesimo post-medievale che imposero la divisione tra sapere ed essere e tra intelligenza e sacro. Con il presente studio, Nasr si propone di ribaltare questo distacco e di riaffermare la qualità sacra della dottrina e dell’autentica tradizione dell’Occidente con l’aiuto di quelle tradizioni ancora vive in Oriente, dove la conoscenza non è mai stata distaccata dal sacro. A causa della perdita del senso del sacro, l’uomo moderno ha perso anche quello dello stupore, al punto da non rendersi più conto di quanto sia prodigioso il mistero dell’intelligenza. L’opera si compone del testo che è servito da base per le prestigiose Conferenze Gifford tenute da Nasr a Edimburgo e di esaurienti note in calce che integrano il testo stesso e guidano per ulteriori ricerche quei lettori che siano attratti dai temi e dalle tesi presentati. Il punto di vista di Nasr è quello della Tradizione ed è diverso dalle tematiche affrontate nel corso del tempo dalla maggior parte degli altri conferenzieri. Prefazione di Giovanni Monastra.
Cod: 9788827230947
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