L'”uscire da nulla” è quanto le arti, dal Paleolitico al contemporaneo, sembrano nel contempo indicare ed eludere. Se da una parte vi è la considerazione intorno all’attività dell’artista e a ciò che lo circonda (il suo sapere, l’abilità, il “mestiere”, la sensibilità, le tecniche, la differenza con altre arti, la storia, gli strumenti e i contesti), dall’altra – non puntualmente coincidente con tutto ciò -, il “nulla” riguarda in qualche modo l’arte nella sua solitudine, vale a dire l’opera riuscita, il suo accadere, la sorpresa che porta con sé. In breve, la lontananza e l’inafferrabilità che non cessano di incitare il pensiero. C’è un momento nell’età contemporanea in cui tutto questo diventa più evidente, ed è quando l’arte inizia ad allontanarsi da quanto la definiva. Per questo nella seconda parte del volume, dopo la disamina filosofica, vengono proposte quattro diverse letture delle opere di Pollock, Cage, Rauschenberg e Bacon.
Cod: 9791222300603
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