Questo volume nasce dalle esperienze di oltre vent’anni vissuti nelle scuole dell’infanzia di Roma (Ostia) e Provincia (Ardea, Pomezia, Anzio, Ariccia) da un maestro insegnante di “scuola paterna” ed esperto scacchista, con la collaborazione di due tecnici dell’età evolutiva che da anni propongono il gioco degli scacchi nella formazione didattica e nella ricerca clinica, con particolare riferimento alle diverse patologie dell’apprendimento. Le attività educative ed anche rieducative, con la scacchiera gigante da pavimento, sono qui proposte eccezionalmente anche a bambini piccolissimi (29-42 mesi): dal caos all’ordine, dall’individualità alla gruppalità, dall’angoscia di separazione al gusto del divertimento, è questo il percorso di crescita, in quelli che sono i primi prerequisiti per un sano sviluppo della personalità. Sono conquiste che anticipano quei prerequisiti più specifici degli apprendimenti, che peraltro vengono assai sollecitati in questo curricolo; si tratta di una vera e propria spinta evolutiva per la crescita, perfino dirompente, nei risultati osservati, nella sollecitazione linguistica, sempre presentata in chiave ludica: i bambini hanno imparato, infatti, un uso del linguaggio ben integrato con l’azione, una comunicazione più consapevole, più creativa e pragmatica, “esportando” la crescita oltre la scacchiera e la scuola. Con un approccio mutuato da principi di Reuven Feuerstein sulla mediazione adulta e la modificabilità cognitiva, i piccoli, giocando, sperimentano un percorso di riconoscimento di sé stessi, come menti che sanno agire e, mediante l’azione, sanno pensare la propria mente in funzione, ed anche quella altrui: un percorso complesso, che è nel contempo emozionale, cognitivo e metacognitivo.
Cod: 9788865314234
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