Alla radice della debolezza del sistema economico e sociale italiano vi è una non riconosciuta questione organizzativa: l’Italia è una società di organizzazioni e lavori fortemente ineguali. Se è vero che è stato sviluppato un ampio repertorio di forme nuove di organizzazione, lavoro e stili di gestione eccellenti, assai più diffuse restano le realtà inefficaci, inefficienti, non sostenibili, regolate da prassi e culture organizzative novecentesche. I lavori di qualità sono una minoranza. Ecco perché questo è un libro sull’Italia «società di organizzazioni ineguali» e sulla proposta di ridisegnarla a partire dalla progettazione e dallo sviluppo di organizzazioni e lavori di qualità, grazie a tecnologie digitali abilitanti e politiche industriali e cantieri partecipati che impegnino le persone. In una parola, una sociotecnica 5.0 in grado di assicurare la transizione green e digital e di promuovere maggior prosperità, una più alta qualità della vita e soprattutto una società più democratica. Con questa prospettiva, Butera analizza le tre principali dimensioni della progettazione e dello sviluppo delle organizzazioni, ovvero gli ecosistemi e le reti organizzative gestite, le unità organizzative sociotecniche e il lavoro di qualità; descrive modelli e metodi realizzati nelle organizzazioni migliori, avanza la proposta di una politica micro-macro per passare dal dire al fare, offrendo una cassetta degli attrezzi a tutti gli architetti delle nuove organizzazioni e dei nuovi lavori che operano in imprese, PA, università e organi di governo. . Da uno dei maestri del pensiero organizzativo italiano, una riflessione di stringente attualità sulle ragioni che tengono bloccato lo sviluppo del nostro paese e la proposta di una via incisiva per ripartire, facendo leva sulla qualità del lavoro e sulla capacità organizzativa. Perché l’organizzazione è ciò che si pone tra il dire e il fare, tra il tentare e il riuscirci.
Cod: 9788823839465
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