L’obiettivo di questo saggio è quello di proporre un’analisi sociologica di alcune dimensioni del genere noir. La tesi principale del testo è che il passaggio dal poliziesco classico al noir conferisca a questo stile narrativo un profilo realista. Tale realismo esprime un risvolto “sovversivo”, almeno in un duplice senso. In primo luogo, sul piano stilistico, perché sconvolge alcuni dei canoni letterari del poliziesco classico per affermare un diverso punto di vista sulla realtà sociale, politica e culturale nella quale il genere si sviluppa. In secondo luogo, il noir rappresenta una forma di realismo sovversivo perché fornisce una versione più complessa e sfumata della distinzione tra bene e male. Lo fa interrogando il conflitto tra potere costituito e potere costituente, mostrando la centralità del territorio sul piano narrativo e indagando alcuni meccanismi di formazione della realtà sociale, come la costruzione della macchina del fango e la descrizione dell’accumulazione originaria del capitale. Nell’analisi condotta, tesa a rappresentare il noir come “giallo sociale”, la duplice vocazione sovversiva del genere emerge attraverso esempi letterari, cinematografici ed alcune interviste con testimoni privilegiati, in particolare con riferimento al caso italiano e francese.
Cod: 9788869480942
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