Ho iniziato la composizione di “Sterzine” nell’inverno 2009, dopo l’ennesima suggestione illuminante, provocata dalla lettura di “Miscellanea”, una lunga poesia pubblicata nel 1914 da Ezra Pound. Ho scelto come schema di scrittura linee formate da tre versi, per sintetizzare all’estremo l’essenza di una comunicazione ridotta all’osso. Mentre nella prima parte l’omogeneità dei versi è puramente visiva, la loro lunghezza è una conseguenza grafica e la differenza tra le linee non deve superare lo scarto di una lettera, nella seconda parte ogni verso oscilla da un minimo di dieci sillabe ad un massimo di dodici, senza una precisa regola di sequenza ordinatoria. Il titolo, “Sterzine”, fusione di due parole a me molto care, sterzo e terzine, racchiude in sé il mio rifiuto di usare la terzina nel senso proprio del termine, allude al mio neanche tanto recondito desiderio di sterzare durante la composizione del testo e lancia l’ennesimo utopico segnale di sterrare più significati da ogni singolo vocabolo.
Cod: 9788860878250
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.