Svanire dalla memoria storica senza lasciare traccia di sé è stato destino comune a molte delle poetesse arcadiche del XVIII secolo: sebbene ritenute degne, in vita, di essere annoverate tra le fila della più prestigiosa accademia letteraria italiana, la maggior parte di loro non trovò poi spazio nei repertori che, a Ottocento inoltrato, codificarono il canone letterario nazionale; e questa prima esclusione sancì tacitamente il loro secolare oblio. Pellegra Bongiovanni non costituisce, in tal senso, un’eccezione: mentre la sua fama poteva renderla ancora, a due secoli di distanza, plausibile personaggio di ‘quella sorta di Gattopardo del romanzo popolare’ ambientato nella Palermo dei primi del Settecento che, secondo Umberto Eco, sono I Beati Paoli di Luigi Natoli, la cultura ufficiale l’andava invece cancellando dal proprio archivio. Cosi, le scarse notizie biografiche che la riguardano si attingono da repertori che cronologicamente non si collocano oltre il primo trentennio del XIX secolo; quasi all’unanimità, poi, le storie letterarie posteriori ne ignorano il nome o si limitano a riproporre minimi cenni, spesso dai toni scettici, sulla sua opera maggiore, creando in tal modo un disinteresse critico che, col passare del tempo, non poteva che rendere estremamente ardua ogni ulteriore ricerca documentaria.” (dall’Introduzione)
Cod: 9788884556882
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