È stata solo l’esperienza personale a suggerire a Joseph Conrad uno dei suoi capolavori, Nostromo? E se fosse stato il fortuito incontro con un transfuga come lui? Giunto a Londra in fuga dalla propria patria, la Colombia, José Altamirano incontra Conrad, in cerca di ispirazione. Per molte notti il colombiano racconta al polacco la storia propria e quella del suo Paese: le rivoluzioni eroiche, certo, ma anche le battaglie sanguinose, la politica fraudolenta e i suoi più privati tormenti. Il risultato è un capolavoro, ma completamente differente dalla storia raccontata. “La mia storia viveva lì, la storia della mia vita e della mia terra, ma la terra era un’altra, aveva un altro nome, e io ne ero stato rimosso.” Alla morte di Joseph Conrad, Altamirano inizia allora a scrivere, e non riesce a smettere. Perché anche se Conrad è morto, Nostromo e la sua finzione continuano a esistere e Altamirano si vede costretto a scrivere la propria storia, per riappropriarsi di se stesso. Un racconto ricco di violenze, guerre, persecuzioni, epidemie, in cui si incontrano avventurieri, politici corrotti e generali crudeli e dove il tentativo di scavare un canale interoceanico nella giungla tropicale si conclude con un fallimento finanziario e politico clamoroso, da cui nasce la Republica de Panamá. E la storia di un padre stravagante, giornalista accecato dal progresso, si intreccia a quella del figlio che lo sta cercando. Vásquez ci porta da una fiorente Londra del Ventesimo secolo alla furia senza legge di una lussureggiante Panama, in una ricerca labirintica per reclamare il passato – quello di un Paese, e di un uomo.
Cod: 9788807896521
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