I quattro racconti ricostruiscono momenti inediti della storia medievale di Sambuca. Protagoniste tre donne, due delle quali senza nome: la musulmana di Entella che, giocando d’astuzia, tenne in scacco l’imperatore Federico II e la sposa di Ibn Chamut, l’emiro di Castrogiovanni, che si misurò con il normanno Ruggero d’Altavilla. Condannate entrambe all’oblio, forse per avere rinnegato il ruolo che la natura aveva loro assegnato. Eleonora d’Aragona invece, pur avendo tramato contro il re Martino, passò alla storia con la sua identità e perdipiù fu immortalata in un busto di marmo da Francesco Laurana. Nel terzo racconto, che si apre sullo sfondo di una natura toccata dalla grazia, l’autrice mette in scena Giorgio Graffeo, barone di Adragna e del castello di Sambuca, fondatore di chiese e di terre, ma anche corsaro. La narrazione, procedendo a spirale e addentrandosi in quel sottile confine che divide il bene dal male, restituisce lo spaccato di vita di un uomo che comincia a vivere nel momento in cui è consapevole di dover morire. Licia Cardillo racconta il passato, strizzando l’occhio al presente con ironia, come a dire che la storia si ripete, ma non sempre è maestra di vita.
Cod: 9791281391031
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