Cos’hanno in comune una giovane zingara, un metronotte con una dipendenza da psicofarmaci e un impiegato di banca costretto ad una vita insignificante? Sono gli unici a vedere l’eclissi che improvvisamente oscura il sole gettando la città in una notte oscura e senza fine. Mentre il Presidente della Nazione descrive entusiasta la ripresa economica e le persone continuano meccanicamente la loro vita senza mai alzare gli occhi al cielo, attirati dalle sfavillanti luci dei negozi e del centro commerciale, pervasi da un’irrefrenabile smania di acquisti, intorno a loro tutto muore e appassisce e il freddo diventa insopportabile per la mancanza di luce, ma né le televisioni né giornali ne danno notizia. I tre, trasformati in improbabili ed involontari eroi, si trovano così a vagare nell’oscurità pulsante, inseguiti da animali impazziti e sadici cacciatori di topi che pattugliano le strade in cerca dei pochi che riescono a scorgere l’eclissi campeggiare nel cielo. Falene è una storia di allucinante onirismo ed acuto pessimismo dietro la quale si cela un cuore nero, grondante sangue, in cui riecheggiano la fantascienza apocalittica degli anni ’70, la feroce critica consumistica cara al George Romero di Zombi, la parabola politica del John Carpenter di Essi Vivono e un’acuta osservazione dell’essere umano, falena intrappolata in un meccanismo di asfissiante mestizia. La storia che Matteo Mantero mette in scena denota uno sguardo tagliente ed acuminato, in grado di elevare un’opera di “genere” ad altezze inaspettate. Per questo Falene inquieta, spaventa, pone scomodi interrogativi. . Un eclissi fa improvvisamente sprofondare la città in una notte senza fine, ma nessuno sembra accorgersene. Solo tre persone capiscono che qualcosa non va. Chi vuole scaraventare il mondo nelle tenebre? Un romanzo distopico, allucinato e pessimista, che sotto la superficie fantastica, svela un’acuta analisi dell’anima umana.
Cod: 9788869344695
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