Nel 1996 Simona e Francesco sono morti a otto mesi l’una dall’altro. Erano molto amici, si volevano bene e le loro vite, la loro fine sembrano legate da qualcosa di speciale che la nostra razionalità non sa spiegare. ‘Non usare il dolore sarebbe troppo stupido’, scrive Marcella, la madre di Francesco. Nel dolore, lei e Ombretta, la madre di Simona, si lasciano andare senza nuotare contro, per la paura di ‘perdere la memoria di quel che è stato’, per ‘fissare ogni minuto’, per ‘fermare i ricordi’. Insieme, scrivendosi, hanno scavato anche impietosamente nel rapporto madri-figlio-figlia, nella loro vulnerabilità, nelle ore terribili del dramma che le ha fatte diventare amiche, tenendo nel vivere di tutti i giorni chi è solamente ‘nella stanza accanto’.” (dalla prefazione di Guido Vergarti)
Cod: 9788868529673
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