Chi può vantare di aver doppiato capo Horn in regata e di avere anche conquistato il tetto del mondo? Che vita, quella di Éric Loizeau. Membro dell’equipaggio di Éric Tabarly, dopo aver solcato tutti gli oceani del pianeta, ha scalato l’Everest, dove, per congelamento, ha perso diverse dita della mano. Il racconto della sua scalata, che rappresenta un’eloquente testimonianza sull’alta quota e sulle spedizioni himalayane, rimanda alla storia della vela moderna, di cui è stato uno dei pionieri. Lui, che ha abbandonato il mare per ripensare la sua vita in montagna, crea collegamenti e paragoni tra questi due universi naturali sinonimo di impegno umano e sportivo. In questo libro, dunque, si incontrano Éric Tabarly e Loïc Caradec, ma anche Patrick Berhault, Patrick Gabarrou ed Éric Escoffier, si affrontano tempeste, si superano crepacci, si costruiscono barche a vela gigantesche, ci si capovolge e si precipita, si scopre l’importanza degli sponsor e si sfidano i pericoli dell’alta quota, si decanta il valore dell’amicizia, si esplorano le capacità dell’uomo e, soprattutto, si assapora il piacere di vivere.
Cod: 9788897173311
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