Amico dei poveri che con loro si apre alla storia; ricercatore tenace del dialogo con l’altro; pellegrino verso Gerusalemme; messaggero di riconciliazione anche dove c’è stato un odio mortale; uomo della Parola che parla il linguaggio di tutti. Tutto ciò e molto altro è stato Carlo Maria Martini , come viene ricordato in queste pagine. La sua è una presenza ancora viva nella Chiesa, nella società e nella cultura, non solo in Italia. Ma oltre a richiamare aspetti cruciali della sua figura, questo libro si interroga in chiave storica sulla sua eredità. Di Martini si traccia un ritratto storico complessivo, sottolineandone l’approccio alla città quale orizzonte dell’uomo contemporaneo, in cui si fondono le sue esperienze di Roma, Milano e Gerusalemme, città da lui molto amate. È vissuto fuori dal coro della Chiesa italiana, senza ispirare cordate e senza orientare conclavi, restando al fondo un uomo solo, ma aperto alla comunione e fedele nell’amicizia. Il volume scava poi in profondità la figura del card. Martini sotto il profilo pastorale e teologico, interrogandosi sulla non comune incisività del suo episcopato e sul suo impegno per un ritorno al linguaggio biblico quale “lingua madre” del credente. Vengono messi in luce l’evoluzione del suo approccio a immigrazione e islam, il progetto di “Farsi prossimo” per la Chiesa ambrosiana e il suo dialogo ecumenico. Martini è stato soprattutto un uomo del Concilio, che ha vissuto come un radicale cambiamento e cui ha fatto sempre riferimento, tra inquietudine per ciò che del Concilio non si era realizzato e attesa di una nuova spinta conciliare. . Il volume si interroga sull’eredità storica, pastorale e teologica di Carlo Maria Martini, presenza ancora viva nella Chiesa, nella società e nella cultura, non solo in Italia.
Cod: 9788834352472
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