Canada. Primavera 1938. Dopo due anni di prigione, colpevole di aver sottratto del grano coltivato sulla terra che lavorava come mezzadro, l’immigrato ucraino Teodor Mykolayenko è un uomo libero. Durante la sua assenza, la moglie e i figli hanno lottato per sopravvivere all’asprezza della vita nella prateria, ma adesso Teodor – scampato alla siccità, alla fame e a Stalin – è determinato a dar loro una vita migliore. Nell’interminabile lavoro su quel suolo incolto, l’uomo trova la cura alle proprie ferite e a quelle dei suoi cinque figli. Ma le speranze e la felicità appena riacquistate hanno vita breve. L’inatteso ritorno del violento marito di Anna, Stefan, un rozzo arrogante e faccendiere, scatena un crescendo di rancore e ostilità che sfocerà in una crudele tragedia privata. Shandi Mitchell ha tessuto una scintillante, ipnotica storia di amore e avidità, di orgoglio e disperazione, piena di suspence, scritta in una lingua di luminosa e nitida bellezza. La storia di un atroce conflitto familiare che si chiude in maniera drammatica e commovente, un libro vigoroso e memorabile che presenta al pubblico una delle voci più profonde della letteratura contemporanea.
Cod: 9788864112619
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