Stavo ad ascoltare mio padre” raccontava Ugo Riccarelli “come si ascoltano i capimastri, lo guardavo come si guardano i maghi e i prestigiatori. Le sue parole diventavano cose che vedevo, paesaggi che toccavo.” Ugo Riccarelli era dell’idea che le qualità di narratore gli fossero entrate dentro per via genetica. Ed era anche convinto che noi avessimo bisogno di epica. «Ne abbiamo una necessità atavica» ripeteva. E proprio come nelle pagine del suo romanzo più amato, “Il dolore perfetto”, in queste storie Riccarelli cerca l’epica nel quotidiano. Uomini che scrivono lettere d’amore come se fosse l’ultimo gesto di una vita; campioni dell’esistenza o dello sport – come Fausto Coppi, come Omar Sivori – che quasi sfidano le leggi della fisica; figure leggendarie come Mozart, Thelonious Monk o Pasolini che si mettono alla prova dei giorni qualunque. Uomini e donne senza nome pronti a difendere se stessi e il poco che hanno dall’assedio della Storia.
Cod: 9788804675914
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