Mimì Nisticò, professore calabrese in un istituto fiorentino nonché scrittore di gialli, torna al suo paese per le vacanze estive con l’intenzione di scrivere quello che dovrà essere il “romanzo della sua vita”. Ma mentre è impegnato a farsi raccontare dalla vecchia Giannuzzedda una serie di storie ambientate in una Calabria antica e favolosa, viene coinvolto da Franca, un’amica di gioventù, in un’indagine a ritroso che lo costringe a rievocare vicende passate che credeva di aver dimenticato. Intorno a lui si muove in maniera corale un intero paese: dall’ottuagenaria e combattiva zia Felicia, a due seducenti coinquiline, dagli amici d’infanzia alle vicine di casa. Come se non bastasse, ogni tanto irrompono telefonicamente sulla scena le protagoniste della sua parallela esistenza fiorentina: la ex moglie Adelaide, la figlia Michela e la ex compagna e collega Marina. Fin dalle prime pagine, questo ritorno al passato si rivela alquanto problematico per il protagonista, anche perché, nel cercare di svelare il mistero della morte di Nino (avvenuta tanti anni prima a Firenze durante una manifestazione studentesca) Mimì si imbatte in vari personaggi sospesi fra la nostalgia e il rancore e, nello stesso tempo, si ritrova a fare i conti con sentimenti, ricordi e scelte personali. Conclusa l’indagine, si troverà di fronte a un dilemma difficile da risolvere: oltre alle storie di San Gregorio dovrà narrarne anche un’altra meno leggendaria e assai più dolorosa? È giusto raccontare una verità che farà del male a qualcuno? Alla fine Mimì deciderà di dedicare le sue energie alla scrittura, con un occhio al successo letterario nel quale confida anche il suo esigente editore.
Cod: 9788864339764
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