Litta è un’isoletta delle Ebridi, a nord della costa scozzese, con più pecore che abitanti, un’unica scuola, un’unica strada principale che la percorre in cerchio e poche case. Ci si conosce tutti da sempre e si vive con la porta aperta: non c’è nemmeno un poliziotto. Per questo, quando negli anni Novanta John Baird, un «figlio dell’isola», un uomo così gentile e devoto alla famiglia, uccide la moglie e due dei suoi tre figli e poi rivolge il fucile verso se stesso, gli isolani restano impietriti ma, di più ancora, si sentono traditi nell’intimo. Vent’anni dopo Tom Baird, unico superstite della tragedia, si ripresenta inaspettato alla porta dello zio Malcolm. I ricordi di ciascuno sono così strappati ai recessi della memoria dove erano stati ricacciati per ritornare a riflettere sulla infausta vicenda. Con uno stile semplice e coinvolgente, l’autrice immerge il lettore in un’atmosfera inquieta, spesso burrascosa e con rari sprazzi di serenità come la natura selvaggia e il tempo indomito che imperversano a Litta. Una lettura che si apprezza sia dal punto di vista dell’intreccio sia dal punto di vista della riflessione sui tanti spunti offerti: quanto della nostra personalità è frutto del rapporto con i nostri genitori? È proprio vero che l’eredità di quest’ultimo segna il nostro destino? Esistono rapporti umani privi di complicazioni emotive?
Cod: 9788833573922
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