Nell’autunno del 1942 il ventitreenne Giaime Pintor ed Elio Vittorini, di undici anni più anziano, si incontrano a Weimar, al raduno degli scrittori europei organizzato dalla propaganda nazista guidata da Joseph Goebbels. La città di Goethe e Schiller è la culla della nuova “civiltà” nata sotto le insegne del Terzo Reich. Ma proprio in quei giorni, quasi all’improvviso, le sorti della guerra sembrano capovolgersi. Tre storie e tre destini si intrecciano inaspettatamente: sono quelli di due tra i più conosciuti intellettuali italiani e del più crudele e implacabile ministro di Hitler. In questo esordio narrativo di Mauro Mazza, in bilico tra fiction e realtà, non tutto corrisponde alla verità storica dei fatti. Ma è come se tutto fosse vero. Tra scavo psicologico e ragioni del cuore si susseguono amori, separazioni, colpi di scena, lavorio degli 007 mentre le dittature vacillano e il Vecchio Continente va in pezzi. E se la missione affidata a Pintor dall’Intelligence inglese – recarsi a Lipsia in cerca di Ettore Majorana, scomparso portando con sé i segreti della bomba atomica – è frutto di immaginazione, anticipa solo di un anno l’incontro del giovane germanista con i servizi segreti anglosassoni. Un’opera prima che, con piglio romanzesco, trasforma in epico racconto la complessa personalità di Pintor, che nel dicembre del ’43 sarebbe caduto combattendo nelle file degli Alleati.
Cod: 9788864112978
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