Negli ultimi anni del fascismo Penny e Baby vivono nella casa di campagna con gli zii che le hanno accolte. La piccola Penny racconta la vita quotidiana, la propaganda fascista a scuola, i giochi fra i campi, una sfilata di bambini che si divertono nonostante le tragedie incombenti. Le vicende politiche, la guerra, le persecuzioni antisemite restano in qualche modo sullo sfondo, fino a quando l’infanzia si trova davanti all’orrore; il 3 agosto del 1944 i tedeschi irrompono nella villa: «Si udì un colpo di mitra e un urlo, ci spinsero fuori me e Baby, mi voltai e vidi tutta la villa prendere fuoco». Il dovere di fare memoria accompagna Lorenza Mazzetti nella scrittura di questo romanzo autobiografico: «Dedico questo libro a mio zio Robert Einstein, cugino di Albert, a mia zia Nina Mazzetti Einstein, alle mie cugine Annamaria e Luce Einstein. Io e la mia sorella che stavamo alla Villa fin da piccole (perché la nostra mamma era morta) siamo state risparmiate dalle SS perché non ci chiamavamo Einstein ma Mazzetti. Questa vita mi è stata regalata solo perché ero “di un’altra razza”. Tutti i sopravvissuti portano con loro il peso di questo “privilegio” ed il bisogno di testimoniare».
Cod: 9788838944765
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