Amar è un uomo che ha moglie e figli e vive seguendo i precetti di Ben Maimon, filosofo, teologo e medico ebreo andaluso, noto nel mondo latino come Maimonide. Siamo poco dopo l’anno Mille e Amar, insieme alla moglie e ai figli, vive in accordo con gli insegnamenti del maestro cercando di aiutare gli altri; finché, come in un maleficio, si trova a dover affrontare la morte dei figli, uno dopo l’altro. Quando anche l’ultima chiude gli occhi, Ben Maimon gli assicura, con parole che alle orecchie di Amar suonano come una beffa, che sarà l’ultima. Ed è così che Amar decide di chiedere a Dio di sollevarlo dalla morte, di allontanarlo dalla morte, di non farlo morire. Che cosa imparerà Amar in questa sospensione di mortalità lo racconta Rossana Rossanda in una favola che è immaginifica e politica; anzi, più precisamente, immaginifica e dunque politica, se la politica è la disciplina nella quale esercitarsi per pensare non solo al benessere privato ma pure a quello di un’intera comunità e infine di un intero mondo. Senza la nostra finitezza, e la certezza di essa, c’è la possibilità di conoscere, e soprattutto di amare? In occasione del centenario della nascita dell’autrice, torna in libreria una riflessione che in poche pagine, scritte con limpidezza e passione, tesse il dolce canto dei nostri limiti.
Cod: 9788829721269
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