A volte basta poco – un’immagine, una parola detta da qualcuno, un episodio minimo – per innescare un profondo bilancio della propria vita. Per Lucia, quel poco è una domanda del suo medico. ‘Come sta?’ le chiede mentre le prescrive una nuova combinazione di farmaci. Settantaquattro anni, un certo numero di patologie da tenere costantemente a bada e che le impediscono di uscire da casa, Lucia ha una tempra forte eppure viene travolta da quella innocua domanda. Come sta, a parte la condizione fisica? Cosa potrebbe dire davvero di sé? Le sue giornate, ormai svuotate di incombenze, sono così riempite da un vortice di ricordi: quelli felici, il tessuto della sua identità, ma anche quelli dolorosi, che sono il prezzo dell’esistenza. Ma il suo viaggio nella memoria subisce le incursioni di un presente in grado ancora di sorprendere e suggerire che cercare la felicità non è mai un’eresia anche se il tempo si accorcia e i progetti futuri si riducono. E trovarla, giorno dopo giorno, non è affatto un’impresa impossibile. Con tocco delicato e uno sguardo che mescola disincanto e dolcezza, Rosangela Percoco ha deciso di trattare un tema troppo spesso evitato dalla letteratura: la solitudine di chi invecchia e vede, intorno a sé, le cose cambiare. E ne approfitta per riflettere sul peso e sulla qualità delle relazioni che, fino alla fine, possiamo sempre costruire.
Cod: 9788831012676
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.