Distribuito nelle sale americane nella primavera del 1929, “Big Business” (noto in Italia come Grandi affari) è l’ultimo capolavoro muto di Stan Laurel e Oliver Hardy è uno dei titoli imprescindibili per chi voglia accostarsi alla loro opera. Ancora oggi costituisce un esempio raramente eguagliato di slow bum, l’estenuante progressione di gag verso la prevedibile catastrofe finale: una tecnica che nel tempo diverrà il marchio di fabbrica della coppia. Questo volume propone un’analisi accurata dei valori formali e compositivi del film, oltre a definire il contesto sociale e produttivo in cui venne realizzato: da una parte gli Stati Uniti alla vigilia del crollo di Wall Street, dall’altra il progressivo consolidarsi dello Studio System a scapito degli indipendenti. Nell’arco di venti minuti, dietro l’apparenza innocua della commedia, non solo Laurel e Hardy mettono a nudo le nevrosi della middle-class americana, facendo letteralmente a pezzi i suoi feticci (casa e automobile), ma riescono persino a far collassare, in un crescendo irresistibile di trovate comiche, la narrazione classica hollywoodiana e l’ideologia normalizzatrice delle Majors.
Cod: 9788857541747
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