Il volume raccoglie le novelle giovanili di D’Annunzio, in parte confluite, dopo un’accurata selezione e revisione, nelle “Novelle della Pescara” (1902). L’esordio come prosatore, non ancora ventenne, avviene nel 1882 con uno smilzo libretto di racconti, “Terra vergine”, modellato su “Vita dei campi” di Verga. Ma mentre lo scrittore siciliano dipinge una società di umiliati e vinti, D’Annunzio celebra l’energia vitale e l’eros di uomini non «imbastarditi dalla civiltà», immersi nella natura lussureggiante dell’Abruzzo. Nuove suggestioni (Flaubert, Zola, Maupassant) affiorano nelle raccolte successive: se nel “Libro delle vergini” (1884) l’autore indaga come l’istinto e la forza della natura interagiscano con i condizionamenti culturali e sociali, nelle novelle di “San Pantaleone” (1886) tratteggia non senza una certa carica polemica i costumi pubblici e privati della borghesia di provincia. Lungi dall’essere la testimonianza di una fase artistica ormai superata, le prose di queste raccolte giovanili, con la loro varietà di registri stilistici – dall’epico all’elegiaco al satirico -, possono essere considerate i cartoni preparatori dei futuri romanzi. Il volume comprende le raccolte: “Terra vergine”, “Il libro delle vergini”, “San Pantaleone”, “I violenti”.
Cod: 9788811011071
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