«Cosa significa essere un mastro-don nel romanzo di Verga? Quel titolo è affibbiato a Gesualdo Motta, il protagonista, per l’intera durata dell’opera. È chiamato così da tutti, mastro-don Gesualdo. Non è solo mastro, non è solo don, è entrambi i titoli (…) e questa somma di titoli rappresenta una chirurgica e spudorata dichiarazione di intenti da parte di Verga perché, nel tempo e nel mondo in cui è ambientata la storia, la Sicilia della prima metà del diciannovesimo secolo, quel titolo lì, il mastro-don, semplicemente non esiste. Mastro-don Gesualdo riluce così come un unicum, il caso eccezionale, l’anomalia nel sistema. E il sistema in cui avviene la vicenda, e in cui accadono tutte le altre opere di Verga, mette in scena una realtà quasi ferma, in cui l’aria è quasi immobile e il tempo quasi non scorre. Ed è esattamente su questo ‘quasi’ che Verga fonda la propria poetica: tutto sembra non muoversi mai, eppur si muove.» (Dall’Introduzione di Davide Enia) Audiolibro letto da Ninni Bruschetta.
Cod: 9788869868429
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