Per secoli, il sangue degli inglesi si è raggelato al ricordo del grido «Portate fuori i vostri morti!», il macabro annuncio propagato lungo le vie di Londra dai raccoglitori di cadaveri che attraversavano la città ammucchiando corpi su una carretta. La Grande Peste colpì la capitale del regno tra il 1664 e il 1666, uccidendo oltre 100.000 tra uomini, donne e bambini, un quinto dell’intera popolazione. Il racconto dell’ultima grande epidemia di peste bubbonica in territorio britannico fu redatto nel 1722 da Daniel Defoe, che all’epoca dei fatti era ancora un bambino. Basandosi sui propri ricordi e su un’assoluta fedeltà a elementi storici e documentali, fece confluire nel Diario i suoi due grandi talenti di giornalista e romanziere. Attraverso gli occhi e i controversi sentimenti del protagonista ricostruì le tappe del contagio, i primi annunci di vittime, gli stratagemmi per sfuggire al focolaio, il panico e infine l’incendio che devastò gran parte della città ponendo fine alla diffusione del morbo. Come sempre in anticipo sui tempi, Defoe diede vita a un pioneristico esempio di narrative non-fiction, un documento storico e insieme una geniale invenzione letteraria. Introduzione di Goffredo Fofi.
Cod: 9788892760103
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