Vittorio Pica, critico e storico d’arte informato e acutissimo, poi geniale segretario generale della Biennale di Venezia dal 1919 al 1927, definiva come “ossessione nordica” la fortuna della grande cultura pittorica nord-europea presso gli artisti (specie se lombardi o veneti) chiamati a rappresentare l’Italia nelle prime edizioni della Biennale, lasciando tracce evidenti nel gusto e nei linguaggi della loro pittura. Seguendo il filo di questa suggestione il catalogo ricostruisce i caratteri di una così singolare “malattia”. Sfilano capolavori noti e meno conosciuti dei protagonisti indiscussi di una stagione culturale fortunata e ricca di sorprese nei suoi due versanti: quello tedesco e nord-europeo, da una parte, e quello italiano, dall’altra. Boecklin, Klimt, Munch, Klinger, von Stuck, Khnopff, Zorn, Larsson, De Carolis, De Maria, Sartorio, Laurenti, Wolf Ferrari, De Chirico: scene allegoriche e vedute, celebri ritratti, nudi in atelier, fantasie mitologiche di una pittura sospesa tra simbolo e realtà.
Cod: 9788831717847
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