L’autore di questa raccolta di testi è un grafico che ha scelto la scrittura perché disegnare non è sempre abbastanza, e forse non gli basta più. Così mette nero su bianco, e fuori dai denti, riflessioni sul lavoro del grafico oggi e sulle sorti incerte di questo mestiere, sostanzialmente modificato da un modello tecnologico che lo ha intercettato. L’autore mescola incontri, istruzioni e storie di marchi, visite a mostre e letture di libri, inserendo qui e là distopiche storielle semiserie. Ricco di immagini, documenti visivi, disegni e sorprese (una collezione di found graphic object), questo volume continua il viaggio iniziato con il precedente La grafica è un’opinione. Un mestiere che cambia.
Cod: 9788867059997
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