Se si può ritenere che il 18 novembre 1593 – giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di S. Pietro – rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto un po’ da tutti gli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano ad una nuova esigenza: separare i luoghi della ‘politica’ da quelli del ‘sacro’. Al Quirinale vennero sempre più riservati i momenti del governo ‘temporale’ della città e dello Stato, mentre il Vaticano – Palazzo Apostolico, basilica e piazza (che vennero tra loro collegati e unificati) – divenne sempre più il luogo delle cerimonie religiose. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era ‘il diverso’ e ‘il sorprendente’. L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali…” (dall’introduzione di Francesco Buranelli)
Cod: 9788816604841
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