Il Grand Tour è una sorta di pellegrinaggio laico, vissuto come un irrinunciabile battesimo culturale dalle élites europee del Settecento. Roma è il luogo privilegiato di quell’itinerario. Come in ogni pellegrinaggio che si rispetti, chi lo compie sente il bisogno di riportare con sé in patria segni tangibili del proprio viaggio. Se Caterina II di Russia ordina per l’Ermitage una copia a scala naturale delle Logge Vaticane di Raffaello per la quale è necessario predisporre un vero e proprio esercito di copisti, anche chi non può permettersi acquisti così imponenti si adopera per procurarsi originali o copie di opere d’arte antiche e il maggior numero possibile di souvenirs del proprio Grand Tour italiano. È la nascita dell’industria dell’antico e del bello, un curioso fenomeno di domanda e offerta di ricordi della città eterna, attorno a cui si crea una galassia di figure professionali, dallo scavo al restauro, alla valutazione e al commercio.
Cod: 9788842094173
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