Il volume documenta sia il ruolo della prestigiosa Accademia milanese nella riscoperta e nella diffusione delle opere dell’artista dagli inizi dell’Ottocento, sia il riferimento costante nella didattica ai principi artistici ormai diffusi dalle edizioni del Trattato della Pittura. Attraverso la figura centrale di Giuseppe Bossi e alcune opere a lui appartenute furono divulgati il celebre Autoritratto e l’Uomo vitruviano, copiato, tra gli altri, da Andrea Appiani con un disegno che si è rivelato una scoperta importante per la tecnica di realizzazione, e si aprì un ampio dibattito su Vitruvio e il suo canone proporzionale. Dalla riproduzione incisa delle più famose opere vinciane ai disegni che ne rivelano l’influenza, dalla tutela del Cenacolo, cui l’Accademia ha sovrinteso fino al 1882, alla partecipazione agli eventi celebrativi del 1872 e alla nuova immagine di Leonardo formatasi nel secondo Ottocento e che ha caratterizzato anche il primo Novecento, il volume corre fino alla contemporaneità, lungo il tempo e le categorie interpretative con cui l’artista è stato recepito. Una particolare attenzione alle tecniche e ai materiali, ha consentito nuove scoperte e precisazioni che si riverberano sui due più noti disegni originali di Leonardo, chiarendo passaggi fondamentali della loro ‘vita milanese’. I saggi specialistici sono tuttavia rivolti anche a chi voglia riscoprire una parte importante della storia di Milano, della sua Accademia e delle raccolte di soggetto vinciano che ancora conserva. Idee e opere che identificano l’Istituzione braidense vengono infine indagate e mostrate nell’intento di far rivivere della pittura e dell’arte “li suoi scientifici e veri principi” (Leonardo da Vinci, Libro di pittura).
Cod: 9788836646449
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