«La Storia di Parma è giunta al penultimo torno dell’ultimo volume, impresa che ha visto l’Università stessa e i suoi docenti, in primo luogo il professor Vera che ha diretto l’opera, e i colleghi di altri Atenei, e i diversi curatori dei volumi, impegnati in un lavoro complesso per oltre un decennio. La Storia di una città è prima di tutto storia di un territorio, storia di relazioni, rapporti, scambi, è spazio della economia e della politica ma anche della cultura e i volumi dedicati alla letteratura, al teatro e alla musica sono fra gli ultimi pubblicati insieme a quelli sul Novecento. Ora si presenta il volume dedicato all’arte, diviso in due tomi, il primo sul periodo dal secolo XI al XV, l’altro, che uscirà nella prossima primavera, sul periodo dal XVI al XX secolo. Accompagnare la vicenda di un territorio dalla preistoria a oggi, scandirne le tappe, verificarne il peso in un contesto più ampio è un’impresa che poteva essere progettata solo dall’Università, dove si confrontano modelli e tradizioni culturali differenti e dove lo scambio con altre Università e altri poli di ricerca è struttura di ogni impegno scientifico. Sviluppare questa vocazione alla riflessione critica concentrandola su un territorio preciso è stato un lavoro lungo e significativo, favorito dall’attenzione e partecipe consapevolezza dei miei predecessori in questa carica e dalla volontà della Fondazione Monteparma e del suo Presidente professor Roberto Delsignore, già docente nella nostra Università. Compito dell’Università è l’insegnamento sempre rivolto a un pubblico dove si intrecciano presenze di studenti e studiosi provenienti dall’Italia e da fuori; la conclusione di un progetto imponente come questo vuol dire proporre uno strumento di riflessione senza confronti con altre iniziative e che pone la nostra Università, ancora una volta, su un piano di indiscusso valore. Ma didattica vuole dire anche presenza capillare sul territorio, e proprio grazie alla generosità della Fondazione Monteparma oltre mille copie dei volumi della Storia sono distribuite ogni anno alle scuole e agli Enti di cultura del nostro Paese, permettendo quindi un ulteriore livello di confronto e formazione dei giovani. Se si pensa che la storia di Parma, dopo le grandi imprese di Ireneo Affò e Angelo Pezzana, è stata affidata finora a singoli, brevi volumi di sintesi, pur benemeriti, si intende il grande salto culturale che questa Storia oggi offre. Ecco quindi la terza missione dell’Università, la divulgazione nella Società delle conoscenze anche in direzione di quella che noi chiamiamo formazione permanente. Storia dell’arte con per punto di riferimento una città vuol dire dilatarne la storia a un contesto che varia nel tempo e Parma, anche e proprio fra XI e XV secolo, appare, volta a volta, fulcro di un dibattito europeo in monumenti o percorsi chiave di questa storia: dalla Cattedrale alla strada’ Romea, dal Battistero al San Francesco, al Duomo di Fidenza. La lingua delle immagini è sempre stratificazione di conoscenze, segno di lunga durata, e gli studiosi della nostra e di molte altre Università, chiamati dal curatore a dare il loro prezioso contributo, hanno analizzato i monumenti proponendo conclusioni per molti aspetti nuove, ridisegnando il significato dell’arte a Parma nel dibattito internazionale. A loro sopra tutto va la nostra gratitudine.» (Dall’Introduzione di Paolo Andrei)
Cod: 9788878475809
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