Il volume si presenta come una monografia dedicata alle opere di Fabienne Verdier che saranno esposte in occasione della mostra dell’artista presso il Musée Unterlinden di Colmar, e che dialogheranno non solo con le collezioni di arte antica e moderna del museo, bensì anche con lo spazio architettonico – realizzato da Herzog & de Meuron – che le contiene. I lettori avranno modo di approfondire il legame inedito che l’artista crea tra una sua opera monumentale e l’Altare di Issenheim di Matthias Grünewald prendendo spunto dallo spettro cromatico e dall’aura di luce che connotano la pittura di Grünewald. Verdier vuole riflettere sulla rappresentazione della morte non più come fine bensì come traccia di energia che si sprigiona per i vivi. E questo legame tra l’uomo e il cosmo, quest’energia vitale sono tutti temi che giustificano il titolo – del libro così come della mostra – “Le chant des étoiles”. La grande installazione dei Rainbows ha un ruolo centrale nella pubblicazione: queste sessantasei opere, ispirate all’aura della luce prodotta dalla morte di una stella, sono concepite come individui ciascuno nominato con un titolo che ne mette in evidenza il legame con il cielo, le stelle o la luce. Queste opere rappresentano inoltre per Verdier i ritratti dei defunti a causa del Covid-19, sono una sorta di icone contemporanee e danno vita a un’opera d’arte universale.
Cod: 9791254600085
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