Acclamato dalla critica come uno dei capolavori del premio Nobel spagnolo Camilo José Cela, questo breve romanzo ha per protagonista un gruppo di uomini e di donne che si ritrovano reclusi, distanti dal mondo, nel padiglione di un sanatorio per malati di tubercolosi. Alla fatica e al dolore fisico dei personaggi si somma la malinconia del distacco, l’allontanamento da una società che, prima di comprenderne le difficoltà, li giudica per il pericolo che rappresentano. La malattia non è, perciò, solamente un fardello, ma a tratti una colpa, da scontare in solitudine o, al massimo, tra correi. Le loro menti sono attraversate dagli stessi pensieri e una speranza comune li anima, quella della guarigione. Così, a poco a poco, tra i degenti si consolidano le relazioni, scandite da antipatie e ossessioni, chimica e attrazione. Ogni personaggio racconta il suo punto di vista e dal padiglione, tra lettere e diari, emerge una narrazione corale, un punto di vista universale sulla condizione umana. Quando il corpo è minato dalla malattia, l’uomo diventa più spontaneo, più semplice. Insomma, corrisponde meglio a se stesso, e finalmente si rivela umano. Ma, prima che si inizi a parlarne al passato, esiste una soluzione per comprendere appieno la vita?
Cod: 9791280084774
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.