Nella società della performance e della perfezione, l’errore è spesso qualcosa da escludere e condannare. Attraverso una partita a scacchi tra la scienza e la filosofia, gli autori invitano invece a riconsiderare, accogliere ed abbracciare, gli errori propri ed altrui, in modo da poter imparare da essi. L’errore più grande che possiamo fare è pertanto proprio quello di pensare di poter escludere gli errori dalla nostra esperienza. Difatti, tanto più grande è l’errore, tanto maggiore è la possibilità di accorgersi che “qualcosa non va” e di poter cambiare strada. L’errore può allora essere accomunato ad un sintomo, e il sintomo va ascoltato e accolto amorevolmente e incondizionatamente e non soppresso e messo a tacere, se vogliamo che ci conduca verso la conoscenza di sé e del mondo.
Cod: 9788860862266
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